Cosa prevede il nuovo Greater Bay Area Plan?
Il 18 Febbraio i policymaker cinesi hanno finalmente reso pubblico il progetto per lo sviluppo della Guangdong – Hong Kong – Macau Greater Bay Area.
Fortemente atteso da imprenditori immobiliari, industriali e investitori dello stesso settore, il progetto Greater Bay Area (GBA) ha già ricevuto moltissima attenzione per la sua ambizione di trasformare nove città della Cina continentale e due regioni amministrative speciali in un nuovo hub di tecnologia e innovazione sul modello della Silicon Valley.
Questa integrazione in seguito sarà di supporto per i programmi infrastrutturali e di connettività cinesi, come la Belt and Road Initiative, oltre a rafforzare la reste di distribuzionenell’ambito della manifattura e dei servizi high-tech.
Il progetto Greater Bay Area è affiancato da tre progetti infrastrutturali chiave.
Il primo è il ponte Hong Kong – Zhuhai – Macao inaugurato di recente, aperto nel 2018, che riduce in maniera significativa i tempi di percorrenza da Hong Kong a Zhuhai e Macao.
Il secondo è il collegamento ferroviario ad alta velocità, anch’esso aperto nel 2018, che connette Hong Kong a Shenzhen e al Guangdong, quindi alla vasta rete ferroviaria ad alta velocità cinese.
Un terzo progetto è il Corridoio Shenzhen – Zhongshan, il cui completamento è previsto per il 2024. Sarà un’autostrada a 8 corsie e ridurrà i tempi di percorrenza tra Shenzhen e Zhongshan/Jiangmen di circa 30 minuti.
Nel commentare il valore di questi imponenti progetti, Valeria Manunza, International Business Advisory Assistant Manager per la sede di Guangzhou di Dezan Shira & Associates, ha dichiarato: “Questo allineamento dello sviluppo infrastrutturale è la chiave per una Greater Bay Area interconnessa, efficiente, moderna ed in rapida trasformazione”.
Ruolo della Greater Bay Area nello sviluppo economico della Cina
Una volta integrata fisicamente, la Greater Bay Area porterà la regione ad una maggiore posizione di forza per realizzare altre due importanti fasi del progetto: accrescere il valore dell’economia cinese, immettendo competenze e promuovendo l’internazionalizzazione, entrambe importanti per il prossimo stadio di sviluppo economico della Cina.
Per favorire una regione che aggiunge maggiore valore alla propria economia, il progetto prevede che la regione diventi un importante centro globale per manifattura di livello avanzato e che si concentri su innovazione, servizi finanziari, trasporti e logistica, commercio e turismo e svago.
In questi ambiti la GBA è già piuttosto solida, diverse città nella regione hanno già stabilito i loro punti di forza caratteristici.
Hong Kong è conosciuta come centro finanziario globale; Shenzhen è nota come la “Silicon Valley” cinese per via della sua cultura improntata adinnovazione e startup; Guangzhou è conosciuta per la sua industria manifatturiera e come snodo logistico; Macao e Zhuhai sono conosciute per ciò che riguarda svago e turismo.
L’area della GBA più interconnessa e aperta permetterà un maggiore sviluppo di questi settori. Ad esempio, il completamento dei progetti infrastrutturali chiave menzionati precedentemente permetterà ai consumatori della classe media di fare un salto a Macao e Zhuhai per il weekend.
Inoltre, altri progetti in fase di sviluppo permetteranno alla regione di scalare la catena del valore globale.
La Guangdong Free Trade Zone renderà la regione più aperta agli investimenti internazionali in settori mirati.
In seguito a questo, nel Gennaio 2017, la Cina ed Hong Kong hanno pattuito la realizzazione del Lok Mau Chau Loop Technology Park. Situato in Hong Kong, proprio al confine con Shenzhen, il parco permetterà ad Hong Kong di attingere all’innovazione e all’ecosistema di startup in espansione a Shenzhen, pur mantenendo il proprio solido sistema legale ed ambiente economico commerciale.
Il progetto avrà un impatto internazionale a se`, dal momento che la regione si trova sulla sezione marittima dell’ambizioso progetto della Belt and Road Initiative.
Valeria Manunza ha sottolineato che “La regione è già la più internazionale della Cina, con il 26% del commercio cinese ed il 28% delle esportazioni cinesi nella sola provincia del Guangdong.” Inoltre, ha aggiunto che “Un’impresa già consolidata nella regione del Pearl River Delta avrà l’opportunità di espandere il proprio raggio d’azione e di utilizzare la regione come trampolino per passare ad un orientamento più internazionale.”
Tra le compagnie situate nella regione che hanno già fatto questo passo sono i colossi della tecnologia cinese Huawei e Tencent.
Essendo una città internazionale con un settore dei servizi professionali altamente sviluppato e convertibilità di valuta, Hong Kong può aiutare le compagnie cinesi a raggiungere questi obiettivi globali, proprio come tradizionalmente ha aiutato societa’ internazionali a realizzare le proprie ambizioni nella Cina continentale.
La sfida dell’integrazione
Una volta che l’area della GBA sara` più interconnessa, renderà le imprese della regione più competitive, poiché esse saranno più integrate nelle filiere di distribuzione sia locali che globali.
Le imprese saranno inoltre in grado di aumentare la loro competitività trasferendosi in nuove città in crescita, come Zhongshan, Zhaoqing e Huizhou, dove i costi degli affitti e del lavoro sono minori rispetto a Shenzhen e Guangzhou.
Perché il progetto abbia successo e perché l’intera regione sia più competitiva a livello internazionale, le città della GBA devono abbandonare la nociva duplicazione e la manifattura di bassa qualità.
Valeria Manunza ha evidenziato che “L’idea è quella di rafforzare la cooperazione tra le città della regione concentrando maggiormente l’attenzione sui loro vantaggi competitivi e punti di forza distintivi, di creare un sistema in cui ciascuna città possa essere complementare alle altre.” Di conseguenza, ciò permetterà di massimizzare la sinergia tra le città.
Ad ogni modo, la regione dovrà superare la mancanza di integrazione tra le città, specialmente quella tra la provincia del Guangdong, Macao e Hong Kong. Attualmente, la regione è un sistema meno integrato dell’Unione Europea (UE).
“Il progetto GBA avrà successo” ha dichiarato Manunza “solo quando ogni singola città nella regione sarà in grado di dare priorità ai benefici dell’area in questione rispetto a quelli individuali.”
Ad esempio, diversi settori della Cina continentale non permettono ancora l’accesso degli investimenti da Hong Kong nonostante la firma del Closer Economic Partnership Agreement (CEPA) del 2003.
Secondo quanto riportato da Manunza, sono importanti punti di scontro tra le regioni l’impiego di valuta, le leggi sull’immigrazione e l’imposta sulle società.
Di conseguenza, come per i progetti infrastrutturali, la regione richiederà politiche e regolamentazioni più armonizzate, così che beni, servizi, capitali e persone possano muoversi liberamente all’interno della regione.
Tuttavia, integrare le città della regione della Cina continentale con le due regioni amministrative speciali di Hong Kong e Macao, non solo fisicamente, ma con leggi e politiche coordinate e complementari, è verosimilmente l’aspetto più controverso del progetto.
Le regioni amministrative speciali godono di libertà che non si hanno in Cina, così come di sistemi legali differenti che proteggono maggiormente la rule of law.
Allo stesso tempo, il progetto afferma che la GBA dovrebbe creare “un ambiente imprenditoriale internazionale eorientato allo sviluppo del mercato, basato su principi di legge, sotto la giurisdizione e cornice legale della Cina continentale.”
I critici del progetto temono che quest’enfasi sul sistema legale ed economico della Cina continentale significhi che la libertà ed il relativo vantaggio di Hong Kong e Macao possano venire erosi gradualmente, come conseguenza di una maggiore integrazione.
Pur affrontando una serie di ostacoli pratici, il progetto GBA è chiaramente ambizioso ed offre grandi potenzialità ed opportunità.
Se le ambizioni del progetto saranno realizzate, la GBA potrà competere con altre bay areas nel mondo e trasformare la regione in un centro economico e imprenditoriale globale.
Trasformazione del Pearl River Delta
Nel 1978, la Cina lanciò una politica di “riforma e apertura”, che catalizzò lo sviluppo economico della Cina odierna. La regione del Pearl River Delta (PRD) nel sud della Cina fu alla guida dell’applicazione di questa politica.
Oggi la PRD è una delle regioni più dinamiche e aperte della Cina. La PRD è nota come “La Fabbrica del Mondo” e nel 2016 l’ammontare complessivo del PIL delle 11 città della regione era di 9.35 bilioni RMB (1.38 bilioni in dollari americani).
Ciò costituì il 12% dell’economia cinese di quell’anno, nonostante la regione costituisse il 5% della popolazione del Paese. Se la regione fosse stata un Paese, sarebbe stata la quinta economia più grande dell’Asia.
Nonostante il suo successo, il governo cinese non permise alla PRD di riposare sugli allori.
Trovandosi ad affrontare crescente competizione da Paesi quali India e Vietnam per la manifattura a basso costo, la PRD cercò di puntare ancora di più su apertura e innovazione, assumendo un ruolo di guida nel successivo stadio di sviluppo economico della Cina.
Con la firma di un accordo quadro nel luglio 2017 tra la National Development and Reform Commission (NDRC) ed i governi del Guangdong, di Hong Kong e di Macao, la PRD si pose al centro di un nuovo ambizioso progetto.
Il progetto, introdotto per la prima volta con il tredicesimo piano quinquennale cinese, consisteva nel trasformare il delta nella “Guangdong – Hong Kong – Macau Greater Bay Area”, integrando ulteriormente Hong Kong, Macao e nove città del Guangdong così che diventassero un agglomerato urbano di rilevanza mondiale.
Se il progetto si svilupperà secondo il piano, la regione, da “Fabbrica del Mondo”, diventerà un centro dinamico di innovazione e servizi con un PIL di 4.62 bilioni di dollari americani entro il 2030. Ciò potrebbe significare il superamento da parte della PRD delle bay areas di Tokyo, New York e San Francisco, per diventare la più grande al mondo in termini di PIL.
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